Se siete tra i pochi a non aver letto Le mille luci di New York di Jay McInerney, non so proprio cosa farci. Ma il libro spiega molte delle cose che sono successe da una settimana a questa parte. Almeno a me, s’intende. Il libro, del resto, come la mia settimana, è perfettamente irrecensibile: se volete saperne di più, quindi, leggetelo. Vi basti la citazione con cui si apre: «”Come hai fatto ad andare in rovina?” chiese Bill. “In due modi,” rispose Mike, “gradatamente prima, e poi di colpo”» (Fiesta). Ecco cosa penso della settimana che è passata. Che poi uno si mette lì a pensare al perché. E non lo trova. Ci sono momenti così, che non hai idea di dove sei, proprio come vuole McInerney. E per scoprirlo, come nel romanzo (e in quel capolavoro che è Nudi sull’erba, altrettanto consigliato), forse vale la pena di tornare molto, ma molto indietro. Solo che è tardi. Troppo. E poi la settimana non è finita davvero. E poi ce ne sarà un’altra…

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