Le rinnovabili per rinnovare la politica, questo potrebbe essere lo slogan del 2007. Sì, perché in Consiglio regionale la maggioranza, nell’ambito della discussione sul bilancio e sulla finanziaria 2007, ha fatto strame del nostro emendamento sulla Kyoto lombarda, sulla promozione delle fonti alternative di energia, sulla necessità di darsi obiettivi certi per quanto riguarda le emissioni inquinanti. E, allora, rilancio: facciamo ripartire (“dal basso”, come si suol dire) il progetto Imby, l’inverso di Nimby. I giovani confindustriali lo chiamano Pimby: «Please, in my backyard». Il senso per loro è molto diverso, ma la sigla va bene anche così. La sostanza è che siano gli enti locali a darsi da fare, a mettere a bilancio investimenti sulle rinnovabili, a studiare con le aziende dell’energia, locali e nazionali, soluzioni più avanzate, per collocare nel proprio territorio strutture che producano energia pulita. A Monza, Comune e Agam lo stanno facendo, con il solare e con il mini-idroelettrico. A Bolzano, il Comune da tempo ha affidato i tetti dei propri stabili perché siano utilizzati per la produzione di energia solare. Sono personalmente a disposizione, e così il gruppo regionale dei DS e dell’Ulivo, per indicare soluzioni e suggerire interventi ai Comuni che fossero interessati, anche alla luce delle novità introdotte dal governo Prodi e dall’iniziativa del ministro Bersani. Crediamoci.

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