Ho parlato delle peppole, del loro ritorno in aula e della contestuale approvazione della legge che riconosce agli animali «il diritto alla dignità di essere viventi». All’insegna di una evidente doppiezza delle doppiette, mentre si approva una mini-dichiarazione universale dei diritti degli animali, si prosegue con la produzione legislativa a favore della caccia. Infatti, a cura della corrente Beretta del centrodestra, è spuntata un’altra legge dedicata alle doppiette lombarde, in particolare a quelle orobiche, per sanare alcune situazioni che il Tar aveva già dichiarato illegittime. Mi riferisco al fatto – denunciato da Marcello Saponaro dei Verdi – che «le leggi nazionale e regionale impongono infatti che sul “20% della superficie utile” sia bandita l’attività venatoria: una porzione di territorio dedicata alla fauna che deve essere protetta e agli umani che amano passeggiare in sicurezza. Bene, i prodi consiglieri regionali bergamaschi di centrodestra, ma non solo, vorrebbero che in questa superficie utile venissero conteggiati anche i giardini privati e le fasce di rispetto lungo strade e abitazioni (50 e 100 mt.). Come dire: “cari animali andate a ripararvi ai bordi dell’autostrada!”». Se solo si potesse fare, sarebbe il caso di dotare gli uccelli di una piccola guida Michelin, che consenta al “popolo migratore” di evitare i luoghi più pericolosi. La Lombardia, nell’Europa occidentale, è quello da evitare con maggior attenzione. Almeno finché governerà il centrodestra.

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