Si è messo anche a piovere, alle nove in punto, per metterci in difficoltà, per fare saltare la più bella manifestazione degli ultimi mesi. E invece le quattro gocce d’acqua – Monguzzi sostiene: colpa del nome, quando si parla di notte bianca piove regolarmente – non ci hanno impedito di svolgere la nostra manifestazione di denuncia e di protesta. Coperti dagli archi dell’Arengario, nel cuore civile di un’antica e bella città, abbiamo passato in rassegna le vergognose incursioni regionali in territorio monzese, le ragioni di un’opposizione forte e chiara contro la quarta legge di fila pensata appositamente per mettere in ginocchio Monza, la necessità di approvare per tempo un nuovo strumento urbanistico, che proprio tra qualche ora farà il suo ingresso in aula consiliare a Monza. Si è parlato della prossima seduta – rinviata ancora, al 6 luglio – del Consiglio regionale, prima di lasciare il microfono al sound dei Solidamòr, sempre molto coinvolgenti. Grazie a quelli che hanno partecipato, alle rappresentanze dei partiti dell’Unione, a Giuseppe Benigni e Carlo Monguzzi che mi hanno accompagnato, a Susanna Camusso che ci ha raggiunti, a Piero Pallotti per essere arrivato con lo striscione dell’Unione, a Paola per aver preparato la cartina di Monza con in rosso le aree messe a rischio dalla Legge, a Gianni per avere organizzato e montato le strutture, a Tina per essersi occupata del banchetto (lo fa sempre, sempre, sempre) a tutti i cittadini monzesi e brianzoli – grande il sindaco Cifronti di Brugherio – che hanno dato il loro contributo per una serata di mezza estate. Con la città deserta, ma con la politica forte e viva di chi semplicemente ha ragione. Perché non difende gli interessi di nessuno, ma quelli di tutti. Come nel 2002, quando Faglia vinse. Come nel 2007, quando Faglia vincerà ancora.

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