Lo so. Ci sono state le politiche. Ci saranno le amministrative e il referendum costituzionale. Siamo già molto impegnati. Ma non perdiamo l’occasione di partecipare tutti all’evento elettorale più incredibile dell’anno. Il referendum Formigoni. «Con il referendum su base volontaria pagato dal cittadino Roberto Formigoni andremo a verificare cosa pensano i lombardi», dice il presidente pro tempore della Regione Lombardia. Chiederà ai cittadini lombardi, a proprie spese, di dire se preferiscono che vada a Roma o resti a Milano. Si tratta del primo referendum non richiesto della storia politica del nostro Paese: una genialata che si basa sul noto modello politico dello «specchio, specchio delle mie brame…». Per quanto mi riguarda, è già pronto il comitato elettorale: mi batterò perché sia ammessa la terza via. A Roma, a Milano o… a casa? E già che ci sono, proporrei altri quesiti paralleli, di uguale significato politico, alla maniera della Litizzetto: «Mare o montagna?», «Pasta o riso?», «Bionda o mora?». Sono certo che i lombardi sapranno dare indicazioni chiare per porre fine a contraddizioni insanabili. Proprio come il narcisismo del loro presidente.

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