Sta prendendo forma l’idea di creare Milano MoveOn. Sulla scia del movimento della Democracy in action americano, un movimento trasversale ma chiaramente orientato politicamente, anche a Milano vogliamo arricchire il dibattito politico con una serie di proposte concrete intorno alle quali mobilitarci. Un cocktail – richiamo ironico, se volete, alla Milano da bere – che sottolinea alcuni temi programmatici dell’Unione a livello locale e nazionale per dare un segnale forte ai milanesi. Soprattutto a quelli tra 20 e 40 anni, che chiedono sempre più fortemente di essere rappresentati. Una parte di diritti civili (Pacs e ordini professionali prima di tutto), una parte di diritti materiali (la casa e gli asili), un pizzico di internazionalizzazione e un tocco di creatività per rappresentare giovani coppie, dink, single e rappresentare una società in cambiamento (e, perché no, un cambiamento della società). Tra le prime idee emerse, il lavoro di Marco De Allegri sugli ordini professionali, lo slogan di Daniele Bignami "per rimanere cittadini milanesi" (una sfida impossibile per molti costretti a lasciare la città per trovare case più a buon mercato), la città wi-fi di Davide Corritore, la proposta di Saluti a Milano che sta già riscontrando un buon successo. Inoltre, qualche intuizione per la campagna milanese, a cominciare dalla necessità di seguire – con un ‘seguito critico’ – il percorso del candidato Moratti, per conoscere al meglio la sua proposta. "Dal condominio allo sguardo sul mondo" per parafrasare Ferrante e il suo motto finora più affascinante. Al centro dell’elaborazione Ossigeno a Milano, l’associazione politica che si rivolge all’ampio spettro di forze che guardano al Partito democratico come a un orizzonte possibile e importante. Per una forma politica nuova, immediatamente partecipativa e aperta, con codici e linguaggi nuovi e una semplicità che alla politica è sempre più richiesta. Per essere bella e appassionante.

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