Mal di Susa/3

Ieri sera in Consiglio comunale, il consigliere Aldo Melzi (IpM), parlando della Tav, ha ripreso il Manifesto per l’ambiente redatto dai DS in occasione del Festival delle Città possibili, in cui Monza era ed è presentata come capitale ‘storica’ della cultura ambientale (trovate il documente su dsmonza.org). Il capogruppo di AN, Dario Allevi, sempre in riferimento alla Val di Susa e sempre nella seduta di ieri, ricordava che in questo blog si è parlato del necessario coinvolgimento dei cittadini nella discussione delle grandi opere, collegando la Tav ai lavori in piazza Trento. Ringrazio per i riferimenti e per i rimandi. Vorrei solo precisare che tra la Tav in Val di Susa e la riqualificazione di piazza Trento corre una differenza sostanziale. La Giunta Faglia, con un intervento mirato e non certo con un’opera monumentale, interra il parcheggio, aumenta l’isola pedonale, riconsegna alla città uno spazio urbano occupato da decine di anni dalle auto, senza alcuna spesa per le casse comunali (il parcheggio è realizzato con lo strumento del project financing). Tutte cose presenti nel programma elettorale che renderanno Monza più bella, dopo gli inevitabili disagi. L’opposizione ha ritenuto necessario – con molto ritardo e più di un elemento strumentale – raccogliere le firme contro quest’opera, utilizzando lo strumento referendario, messo a disposizione dall’attuale maggioranza (per altro il quesito del referendum era parecchio ambiguo). Ne discuteremo con grande serenità, sapendo che in questo caso di pericoli ambientali non ce ne sono. Anzi: proprio il contrario.

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