La meglio gioventù

Ragionavo oggi con Massimiliano, uno dei ragazzi che hanno partecipato all’occupazione della Statale, su come proseguire nel dibattito, nella protesta ma anche nella proposta sulle politiche della scuola e dell’università. Un tema ricco e appassionante, collegato immediatamente con la questione giovanile nel suo complesso. Che riguarda gli universitari e i lavoratori. Che ci parla di una società che ha scelto un individualismo esasperato che si è tradotto, ahinoi, in solitudine e precarietà. Una condizione che riguarda i ventenni come i trentenni, che ci dice chiaramente che si deve aggredire il problema senza rinviare ulteriormente il tema. Ci sono universitari che si pagano gli studi con un lavoro precario e mal pagato, costretti ad affittare stanze a costi esorbitanti (in qualche modo, inconsapevolmente, drogando il mercato). Una bella fotografia della situazione del nostro sistema Paese. Berlusconi e la Moratti vogliono esasperare questo assetto, facendolo diventare un modello di riferimento. Sappiamo quanto sia sbagliato e lo hanno capito tanti giovani. Ora però l’Unione deve indicare soluzioni e progetti, per cambiare le cose. Altrimenti a Massimiliano non saprei più cosa raccontare.

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