Le città possibili non esisterebbero, se le città possibili non esistessero davvero. Di ritorno da Friburgo, portiamo in Italia un bastimento carico carico di soluzioni amministrative di pregio. Ciclabilità diffusa, politiche per l’ambiente, arredo urbano, controllo dell’inquinamento, energia alternativa (solare più risparmio energetico) da importare nella nostra città, ma non solo. Friburgo e la Brisgovia – ma più in generale il Baden – costituiscono un modello amministrativo di grande interesse per la nostra zona, la Brianza, e per la nostra Regione. Le politiche energetiche, soprattutto, sono da studiare approfonditamente e da riproporre, con i dovuti adattamenti, alla realtà lombarda. Ciò che impressiona di più è però l’integrazione dei diversi aspetti della politica ambientale: l’educazione in senso ecologico della popolazione, la creazione di centri di ricerca, l’investimento sull’innovazione, la realizzazione nella pratica di quanto si elabora scientificamente e amministrativamente, una vera e propria industria della promozione dell’ambiente, financo il turismo ‘verde’. Se la Brianza si candida a essere, come il suo capoluogo, la Provincia della qualità della vita, Friburgo può essere considerato un modello prezioso senza rappresentare affatto una fuga in avanti. I primi passi in questa direzione Monza li sta facendo, con le piste ciclabili, l’estensione dell’isola pedonale, un piano parcheggi in tutto simile a quello che Friburgo ha già, la creazione di piazze in periferia, il car-sharing, e tante altre soluzioni che la città attendeva da tanto, troppo tempo. Un analogo investimento nel campo della cultura ambientale e una sfida sul terreno dell’innovazione tecnologica (impianti solari fotovoltaici e politiche per il risparmio energetico) potrebbero essere i prossimi passi di una città che sta cambiando e che finalmente guarda al futuro. Un futuro ‘anteriore’ che altrove, come nella città tedesca, sembra già essere arrivato.

P.S.: per ulteriori informazioni, visitate il reportage a cura di Marta Villa e Matteo Barattieri cliccando qui.

P.S./2: ringrazio Stefano Cuch per le preziose informazioni sulla cittadina tedesca.

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