Il diario di mercoledì 30 marzo è pieno di appuntamenti, iniziative e incontri interessanti: dai mercati di Bovisio (e l’incontro con sindaco e assessore alla cultura, entusiasti e indaffaratissimi) e di Ceriano, agli appuntamenti con i pensionati nel pomeriggio a Concorezzo e Villasanta, all’incontro con il sindaco Poletti di Agrate, presso il bel centro polifunzionale che può diventare modello per i centri di aggregazione e di promozione culturale di tutta la nostra area. In serata, sale piene e interessate a Besana e Vimercate, con gli altri candidati del centrosinistra.

Vorrei però soffermarmi sull’appuntamento di Seregno, in cui il sindaco Perego ha presentato il lavoro di questi anni, per lanciare il suo ‘successore’ Pietro Amati. Un rapporto agli elettori e ai cittadini di Seregno in cui si citano le numerose realizzazioni, la buona gestione economica del Comune, i tanti progetti in corso e quelli a venire. Insomma, un saggio sul buongoverno in presa diretta.

Questa è la politica del centrosinistra, quando è di qualità. All’esempio di Perego dobbiamo guardare, come alle tante esperienze amministrative della Brianza e della Lombardia, dove la politica risolve i problemi e ha il coraggio di scelte innovative e di grande pregio.

Filippo Penati, che ieri sera abbiamo incrociato proprio a Seregno, ha vinto lo scorso anno parlando di Provincia dei Comuni. La Regione di Sarfatti deve essere la stessa cosa: al servizio e all’ascolto delle comunità locali, in un confronto continuo e serrato. E’ la nostra idea di governo partecipato, di una democrazia orizzontale (per usare l’espressione di Beck), dove nessuno comandi, ma dove tutti siano nelle condizioni di decidere. Non è necessario andare fino a Porto Alegre: è sufficiente incontrare gli amministratori di Mezzago, di Vimercate, di Cesano o di Seregno. Come Gigi Perego e come Pietro Amati, il candidato sindaco, che sicuramente saprà conservare e mettere a frutto quell’eredità.

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