Se ho capito bene, la legge che tutto il mondo ci invidiava per via della brillante idea del ballottaggio e del premio di maggioranza ad esso collegato (che non c'è da nessuna parte del mondo, nemmeno in Grecia: da quando se ne è parlato qui, l'hanno abolito là) è messa in discussione da Napolitano e lo stesso premier si dice pronto a cambiarla (con disponibilità totale), solo dopo il referendum (prima vedere sì, poi eventualmente ti faccio vedere il cammellum).

In secondo luogo, se è vero quanto scrive Repubblica (giornale vicinissimo, potremmo dire intimo, al governo), la Consulta forse boccerà l'Italicum, almeno a detta delle indiscrezioni dei soliti bene informati. Cosa volete che sia.

Quindi, ricapitolando: una legge elettorale imposta al Parlamento con un voto di fiducia, che è appena entrata in vigore e che non è mai stata usata, sarebbe da cambiare dopo pochissimo tempo e nel corso della stessa legislatura. E sarebbe – dicono – anche incostituzionale.

Che invidia che facciamo al resto del mondo.

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