Lo scrive con la solita cura per toni e argomenti Rocco Olita: la vicenda dell’Alfano minore e del fratello ministro, come altre storie di nepotismo o di fraternità (non nel senso della rivoluzione francese), non ci interessano se non come fatto culturale e civile, estetico e morale insieme.

Massimo Mantellini ha parlato di reato di indifferenza: continuando a trattare certi comportamenti come se fossero normali, come se ci stessero, come se una volta giunti al potere fossero consentiti.

E invece non lo sono e nella caricatura che offrono di se stessi devastano il discorso pubblico nei confronti della politica. Averlo sottovalutato è un errore madornale per il governo e in generale per tutti quanti. Chissà quando se ne renderanno conto quelli che difendono tutto e tutti per rimanere là e mantenere il potere. Il potere di rovinare la politica.

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