Domani il governo Monti dovrebbe comunicare al Paese e alle Regioni quando si andrà a votare. Se si voterà in due date diverse o se si voterà insieme alle Politiche.

Nel frattempo, le forze politiche del centrosinistra incontreranno Umberto Ambrosoli e questa sera si terrà la direzione regionale del Pd. In ogni caso, entro sabato si dovranno presentare i candidati alle primarie del centrosinistra, come previsto dal regolamento presentato ormai più di una settimana fa (che trovate qui).

Primarie che si terranno, come ormai sapete, il 15 dicembre, un sabato, perché il 16 dicembre si dovrebbero (condizionale obbligatorio) tenere quelle del Pdl.

Ed è sul versante della destra che si attendono le principali sorprese, nelle prossime ore: Gabriele Albertini si è presentato con la cravatta verde e una libreria molto lombarda alle spalle, ma pare che la sua constituency elettorale si stia rarefacendo: il Corriere scrive che lo stanno abbandonando molti dei suoi sostenitori della prima ora.

Nel frattempo, si affaccia la possibilità che la candidatura di Maroni (per ora sostenuto dalla Lega e dalla lista Maroni, sulla base del modello che ha già portato fortuna a Verona) diventi anche la candidatura del Pdl, con la riproposizione dell’alleanza classica che tanto bene ha fatto al Paese (sì, ciao).

Quest’ultimo passaggio dipende anche dal primo: ovvero, se si votasse insieme alle Politiche, quella di un’alleanza Lega-Pdl sarebbe un’ipotesi ancora più concreta. Con buona pace di Formigoni, che in un colpo solo vedrebbe volatilizzarsi tutte le condizioni che aveva posto: voto subito, anche a dicembre; candidatura moderata (Albertini); lotta (fratricida) con la Lega.

In poche ore conosceremo il quadro. E inizierà davvero la campagna elettorale in una regione che vale quasi un quinto del totale nazionale, quanto a peso elettorale. E politico. E non solo.

  •  
  •  
  •  
  •  

Commenti

commenti