Il 3 settembre 2011 Vendola diceva così:

Sono contento se Renzi si candida.

Ora, invece, dice così:

Non partecipo alle primarie se resteranno una sfida tra Bersani e Renzi.

Ci sono cose per me incomprensibili. Si comincia a parlare di primarie. C’è un leader, come il sindaco di Firenze, che è una variabile estremista del liberismo. E un altro, come Bersani, che è un amabile socialdemocratico. Ma queste non sono primarie, è il congresso del Pd. E io non sono interessato a partecipare: se Renzi rende maggioritaria l’anima liberista del Pd, ne traggo le conseguenze: io sono antagonista ai liberisti ovunque collocati.

E pensare che addirittura tre anni fa (era il 1 ottobre 2010), diceva così:

Io insisto sulle primarie. Sono l’unica cosa concreta che possiamo fare. Mi dispiace che molti si spaventino di questa parola ma la ripeto: abbiamo bisogno di una narrazione, di una lettura condivisa dei guasti dell’Italia e degli errori del centrosinistra. Il programma e le alleanze si costruiscono all’aria aperta, con una partecipazione larga e una contesa pubblica di idee e di programmi su che significa centrosinistra e perche’ siamo diversi dal centrodestra. Il governo tecnico se non probabile e’ almeno possibile. Sei fuori dal parlamento ma la tua voce non e’ irrilevante. Che ne pensi? Penso che questa legge elettorale sia una porcata. Se si facesse un governo di transizione per cambiarla e risolvere il conflitto di interessi sarei contento. Non credo pero’ ci siano le condizioni per farlo in modo condiviso.

Chissà perché ma qualcuno se l’aspettava, che andasse a finire in questo modo.

La verità è che il tempo cambia molte cose nella vita.

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