Trattasi di sindrome da panico elettorale, meglio nota come paura di vincere.

Siccome appartengo alla corrente dei fiduciosi del Pd e nel Pd, consiglierei a tutti di evitare di dedicare altro tempo alle eventualità più disparate circa il dopo elezioni. E di concentrarci piuttosto sulla possibilità che le elezioni, appunto, si vincano.

Mi rendo conto che sia una novità sconvolgente per gli innumerevoli strateghi che allignano nel nostro campo, ma davvero non si capisce perché si debba continuare a parlare di pareggio quando la vittoria è lì, a un passo. E tocca a ciascuno di noi raggiungere l’obiettivo.

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