In questo momento, alla Camera, il premier sta citando Alexander Langer, in particolare il testo che segue:

Ho paura che voi stiate per diventare un comitato d’affari, un consiglio di amministrazione dell’azienda Europa: un’Europa di spostati e di velocizzati, dove si smistano sempre più merci, persone, pacchetti azionari, ma si vuotano di vibilità le città e le regioni, dove si riducono a eserciti di riserva e di assistiti (quando va bene) milioni di lavoratori, contadini, artigiani, pescatori, bottegai – soprattutto se donne, se anziani o se meno competitivi. Ecco la discriminazione contro i meno competitivi, che vediamo inscritta nel vostro programma di fondamentalisti della crescita, di fanatici della competizione.

Come potremmo votarvi la fiducia? Tradiremmo la dignità di un Parlamento, che si farebbe prendere a pesci in faccia (un Parlamento, ripeto, non un qualche forum europeo), e tradiremmo le attese di chi ci ha mandato qui per impegnarci per la costruzione di un’Europa credibile, ambientale, sociale, solidale – e democratica.

Ma perché non prendete il tempo necessario, voi ed i governi che vi hanno nominato, per venire incontro alle critiche più importanti di questo Parlamento? Potrebbe essere una strada per avere una Commissione convincente: il Parlamento non vuole indebolirvi, i cittadini d’Europa ed i parlamentari che in questi giorni si sentono alla riscossa non vi vogliono male, ma esigono una Commissione all’altezza dei tempi e del bisogno d’Europa che oggi è più grande e più urgente.

Contro gli «spostati» e i «velocizzati», contro i «fanatici della competizione», per «il tempo necessario».

Citazione molto opportuna, anche per parlare delle cose che accadono in Italia, di questi tempi.

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