Rodotà all'Anpi

Notevole intervento di Stefano Rodotà all’assemblea dell’Anpi.

Gino Giugni e lo Statuto dei lavoratori migliore esempio del lavoro dei professoroni. Così come il Calamandrei del 1955 citato in apertura.

Rodotà stigmatizza un disprezzo per la cultura che contrasta con una vera autonomia della politica, un’autonomia dalla soggezione verso gli interessi che la politica ottiene proprio grazie alla cultura e al suo contributo, non certo dall’autonomia dalla cultura che viene sollecitata in questi giorni.

Italicum scritto sulla base delle convenienze non di due partiti, ma di due persone.

Rodotà cita il testo di legge di Ferrara (che parla dopo di lui) per rispondere alle accuse che gli sono state rivolte, sulla base di una lettura molto superficiale.

Lo stesso patto del Nazareno è ignoto: non ne conosciamo i contenuti. Si richiama all’ordine il Parlamento, il presidente del Senato, i parlamentari che cercano di riappropriarsi del loro ruolo sulla base di un patto sconosciuto. Chiediamo a Renzi di togliere il segreto anche sul patto del Nazareno, dice Rodotà.

Due culture che si confrontano, due idee di democrazia, per Rodotà, si scontrano chiaramente.

Una porta a un monocameralismo di fatto, senza le garanzie che deriverebbero da una scelta monocamerale. E porta a una legge elettorale doppiamente maggioritaria, che l’esclude l’ingresso di forze politiche nuove (a proposito di innovazione, dice Rodotà).

Tutto è rivolto a mantenere tutte le condizioni di potere che già sono in atto. Nessuna vera innovazione, in atto.

Mentre Rodotà parla, arriva dal Senato la notizia che Chiti non ‘molla’, come i giornali istituzionali stanno scrivendo da giorni. Nessun mollamento, insomma, come sembra augurarsi uno strano fronte mediatico, che si è andato via via costituendo.

La proposta di Rodotà è in linea con il testo che il vostro affezionatissimo ha presentato, sulla base del lavoro di Andrea Pertici: Senato elettivo e sistema elettorale proporzionale per il Senato.

Speriamo solo che si possa fare una riforma dignitosa.

  •  
  •  
  •  
  •  

Commenti

commenti