Ecco il testo che la direzione del Pd sta preparando all’indirizzo del premier attualmente in carica:

Caro Enrico,

a parte Civati che ha sempre detto che le larghe intese non si dovevano fare e che non si dovevano fare così, tutti noi ti abbiamo sostenuto lealmente. Ci convinceva l’idea di governare per almeno 18 mesi, riformare la Costituzione con la riforma dell’articolo 138, eravamo tutti d’accordo. Anzi. A tratti siamo stati entusiasti.

Quando è uscito Berlusconi dalla maggioranza, abbiamo salutato con te la svolta storica che quel passaggio segnava. E ci siamo felicitati: nasceva una maggioranza politica coesa con cui finalmente governare.

A dicembre, dopo le primarie in cui tutti, tranne il solito già citato, ti abbiamo confermato il nostro sostegno illimitato, abbiamo ribadito il nostro impegno per proseguire con le larghe intese, all’insegna del valore per noi più grande: la lealtà. E noi siamo leali, lealissimi! Lo abbiamo dichiarato solennemente in direzione e ai gruppi. Nessuno ti doveva mettere in discussione. Queste dovevano essere le ultime larghe intese (mai più!, dicevamo all’unisono) e, alla fine del lungo percorso delle riforme, saremmo tornati a votare.

Abbiamo difeso Alfano e Cancellieri, a testuggine, spingendoci a parlare di espulsione per chi non era d’accordo. Abbiamo tolto l’Imu, anche se nessuno era d’accordo ed era oggettivamente una cretinata. Agli elettori avevamo promesso il contrario, ma abbiamo retto con orgoglio le decisioni di una maggioranza in cui ci riconoscevamo.

Poi, intorno a metà gennaio, si è rotto qualche cosa. Ci sei sembrato strano, così, da un giorno all’altro, e abbiamo iniziato a pensare che avresti dovuto lasciare spazio a qualcun altro, anzi, proprio a quell’altro. Anche alla svelta, perché hai perso tempo, è stato un anno di fallimenti, i ministri sono indifendibili, tutti ne chiedono le dimissioni, non hai fatto le riforme, questa cosa dell’Imu è un errore che ci trasciniamo, hai fatto troppi decreti, ci hai deluso sul Salva Roma, ci hai provocato con Bankitalia e nessuno ti ha difeso più. Con quelle batterie scariche dove ti credevi di andare? E con i nostri voti, poi? Scordatelo.

Quindi, non sappiamo perché, ma ti ringraziamo tanto. Davvero. Ti chiediamo però di essere leale come lo siamo stati anche noi. E se lealmente te ne andassi in Europa (lo abbiamo già sperimentato alla fine degli anni Novanta, ricordi?) sarebbe una scelta ancora più leale.

Grazie di tutto,

la direzione nazionale del Pd, con qualche voto contrario, quasi nessuno.

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