Con People il 16 maggio pubblicheremo la versione italiana dell’ultimo libro di Bernie Sanders, La sfida più grande. La strada verso una società più giusta.

È un vero manifesto del pensiero e dell’azione di Sanders, che è ad oggi il candidato di punta nelle primarie democratiche che determineranno chi sarà lo sfidante di Donald Trump nel 2020.

Queste pagine potrebbero diventare la piattaforma con la quale i democratici sfideranno Trump e rappresentano la base programmatica che gli ha permesso, in questi anni, di diventare il più amato senatore degli Stati Uniti e una delle figure politiche più apprezzate in assoluto con un consenso popolare doppio rispetto a Hillary Clinton e di una volta e mezzo superiore allo stesso Trump, secondo i più recenti sondaggi.

Ciò che è evidente leggendo questo libro è che Bernie ha ottenuto questo consenso senza arretrare di un millimetro rispetto alle sue idee progressiste, ma anzi rilanciandole e ampliandole rispetto alle primarie del 2016.

Sanders racconta la sua lotta di questi anni per un salario minimo a 15 dollari l’ora, dapprima considerata una proposta irrealizzabile e radicale, e oggi sostenuta dalla maggioranza dei democratici e soprattutto da gran parte dell’elettorato, tanto da essere diventata realtà in molti stati e in molte municipalità; ci parla della sua battaglia per dare un’assistenza sanitaria a tutte e tutti, introducendo finalmente negli Stati Uniti un sistema sanitario pubblico e universale, un provvedimento considerato folle solo qualche anno fa, e che oggi gode di un sostegno trasversale nell’elettorato democratico e repubblicano; ci racconta del suo impegno per la lotta al cambiamento climatico, a sostegno della proposta di Green New Deal di Alexandria Ocasio-Cortez; e ancora tra le sue pagine si legge del suo impegno per il controllo delle armi, per la legalizzazione della cannabis, per una politica estera basata sulla cooperazione internazionale.

Non sappiamo se Bernie Sanders uscirà vincitore da queste primarie. Quello che sappiamo, però, è che le sue idee sono ormai le idee di decine di milioni di americani, e chiunque si troverà a dover sfidare Donald Trump nel 2020 non potrà non tenerne conto.

Come non potrà non tenerne conto chi pensa che le questioni fondamentali di oggi vadano affrontate su scala per lo meno continentale (le europee sono alle porte), se non globale.
 Anche in Europa dobbiamo raccogliere questa sfida, quella più grande, quella di tornare a pensare in grande, di pensare in lungo, di immaginare un mondo diverso e più giusto per tutte e tutti, che sono la condizione necessaria per realizzarlo davvero.

E per concludere (anzi, per iniziare) ecco le ultime righe del suo libro, un appello che è anche un manifesto politico, che che invito tutte e tutti ad adottare. Fatevi avanti e lottate. Non c’è più tempo.

«La monumentale sfida in cui siamo impegnati oggi non riguarda solo le nostre vite e la nostra generazione. Riguarda il tipo di mondo che vogliamo lasciare ai nostri figli e ai nostri nipoti. Rispetto al cambiamento climatico, si tratta di capire se il pianeta che lasceremo loro sarà almeno sano e abitabile.
Non è il momento di disperare. Non è il momento di deprimersi. È il momento di farsi avanti e lottare.
Unitevi a noi».

  •  
  •  
  •  
  •  

Commenti

commenti