Secondo Repubblica questi sono i dati dello ius soli (molto) temperato e dello ius culturae. Rispettivamente: 635.469 e 165.907.

Sono nati in Italia da genitori che vi risiedono legalmente da almeno cinque anni e hanno le carte (permesso di soggiorno di lungo periodo) in regola per lavoro e fisco e bambini e ragazzi che sono andati a scuola in Italia per più di cinque anni.

Bambine e bambini, ragazze e ragazzi che sono italiani, che parlano italiano, che vivono con gli italiani, che giocano con gli italiani. In Italia. A cui si chiede di rispettare la Costituzione italiana, che sarebbe il caso fosse rispettata anche dai politici e dai legislatori.

Italiani alla seconda (possibilità) i loro genitori, perché hanno scelto l’Italia per vivere e lavorare. Loro non hanno scelto: in Italia ci sono nati o in Italia stanno crescendo. Discriminarli è grave, sbagliato e stupido, se davvero teniamo al futuro del nostro Paese.

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