Oggi in posta.

– Civati, che facciamo alle prossime elezioni?
– Ci presentiamo con una lista a sinistra. Una lista sola. Che abbia un programma preciso, che non dimentichi i valori… Con un suo profilo autonomo.
– Davvero?! Ci fa sapere?! Da quando ci sono state le larghe intese non ho più votato. Non mi riconosco in quello che è successo. Ho votato Bersani, poi ho perso la fiducia.
– Non lo dica a me.
– Al prossimo bollettino ci aggiorna?

Ecco, entro la prossima bolletta vorrei che questa serie tv della sinistra trovasse finalmente una composizione: un percorso democratico (assemblee locali di tutti coloro che intendono parteciparvi e assemblea nazionale che rappresenti tutte e tutti), un programma (a cui abbiamo già contribuito con il nostro «Manifesto»), una selezione democratica delle candidature che faccia saltare i meccanismi del «bloccatellum», perché siano gli elettori a decidere tutto quanto.

Non è difficile. Facciamolo, però. Perché le persone così non si appassionano di sicuro. E, come dimostra il dialogo qui sopra, nemmeno lo sanno.

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