Tito Boeri ha detto alcune cose che condivido molto (anche se dicendole mi attiro le critiche della Bocconi), sia rispetto al salario minimo, sia rispetto alla discriminazione salariale di genere (tema per il quale ho depositato due proposte di legge e che ha ispirato le pagine del nostro manifesto).

In particolare Boeri insiste nel ricordare l’urgenza di un «salario minimo orario legale che valga per tutti laddove le maglie della contrattazione non sono in grado di evitare che le persone vadano sotto alcuni livelli».

Si parla molto (e male) di cittadinanza, in questi giorni: dobbiamo dare cittadinanza a chi nasce e cresce in Italia e, insieme, restituire cittadinanza ai lavoratori nel nostro paese. Le due questioni si tengono, da ogni punto di vista. Se i diritti e le condizioni di lavoro sono rispettati (e sono puniti duramente coloro che non li rispettano), non ci sarà concorrenza sleale né il vero ‘nero’ che ci preoccupa, quello del sommerso, dello sfruttamento, dell’evasione.

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