Oggi Claudio Tito su Repubblica si abbandona ai luoghi comuni sulla sinistra. Parla di continui litigi, di conflitti, di mancanza di progetti, di politicismi.

Lo invitiamo ai Chiostri della Ghiara, a partire da questa sera, a Reggio Emilia, per il nostro PolitiCamp (giunto alla ottava edizione).

E mentre prosegue la saga di Game of Thrones nella maggioranza, la nostra ricetta prevede: un incontro sull’Europa, con Diem25 e Oxfam, sulle multinazionali elusive, l’«assalto» ai paradisi fiscali, la democratizzazione della Ue: non questioni astratte, battaglie concrete, che Possibile già sta promuovendo; un corso di politica portoghese, con Ana Gomes, per raccontare l’esperienza delle sinistre al governo; il nuovo spettacolo di Giulio Cavalli, «sono tutti uguali»; l’incontro, assolutamente amichevole e tutt’altro che livoroso, dei segretari delle tre formazioni presenti in Parlamento; la presentazione di una piattaforma per la partecipazione e mobilitazione sul web e non solo; il racconto del modello di Fano, dove la sinistra è già partita, senza aspettare nessuno.

A tutto ciò si associa, grazie al lavoro di Andrea Pertici, Stefano Catone e Davide Serafin, l’elaborazione del nostro «manifesto», con i temi della «grande transizione» con il quale ci presenteremo a tutte le altre forze politiche e sociali interessate a presentare un progetto per il paese. Uno, di numero.

I tavoli vedranno la partecipazione di più di duecento persone, che si sono iscritte, e di molti altri che si aggiungeranno nel corso della giornata di domani.

Zero politicismo, ospitalità cordialissima, progetti nazionali e internazionali, parole chiare e un messaggio concretamente unitario.

Caro Tito, venga con noi. Tornerà ad appassionarsi e le passerà la delusione. Come speriamo accada a molte cittadine e a molti cittadini italiani.

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