Il 62% delle liste è bloccato, dicono i quotidiani. In realtà, considerando il condizionamento dei capi di partito anche sui collegi, il Parlamento sarà largamente nominato. Ancora una volta. Nonostante la retorica decennale, a cui non si è sottratto nessuno. Pensate che il Vaffanculo-Day aveva come punto ineliminabile, come elemento centrale delle leggi di iniziativa popolare lanciate quel giorno – era l’8 settembre del 2007 – proprio il superamento dei listini e l’introduzione delle preferenze.

Nel centrosinistra se n’è discusso per anni, con lo stesso slancio e la stessa indignazione. Alla fine, la posizione di Berlusconi si è rivelata meno ipocrita, al solito, di chi dice una cosa e poi fa il contrario.

Il blocco riguarda anche l’assenza del voto disgiunto, questione tecnica ma politicissima, che lega strettamente il voto del collegio e quello della circoscrizione, facendolo ‘puntare’ tutto o quasi sul simbolo del partito.

Un proporzionale che vira psicologicamente e surrettiziamente al maggioritario, ma non sui singoli candidati: come già nel Porcellum e nell’Italicum, di cui è nipotino, sul simbolo del partito.

Senza voto disgiunto com’è in Germania e/o senza preferenze come quasi tutti si erano ripromessi di fare, il sistema elettorale è bloccato e serve soprattutto a introdurre una soglia sostenuta, quella sì, presa dal tedesco.

Del resto, questo patto del blocco ha definito anche una data per tornare a votare. Alla fine dell’estate. Anche questo costituisce un elemento di blocco perché è del tutto evidente che votare subito, d’estate, consente a chi c’è già di avere un vantaggio competitivo non banale, rispetto a tutti gli altri, soprattutto a chi vuole proporre qualcosa di nuovo e di diverso.

A ciò si aggiunge, come elemento di incostituzionalità palese (a cui questa classe di strateghi ci ha abituato), il riferimento ai collegi del 1993 (da un’idea di Stefano Accorsi) per votare subito, aprendo i comizi a Ferragosto, come se fosse normale.

Tutto è bloccato: è il sistema del blocco, o il blocco del sistema.

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