Non abbiamo fondazioni alle nostre spalle: abbiamo i fondamentali di una politica laica, trasparente, coerente.

Abbiamo una banca etica, nel senso che Possibile ha un conto presso un istituto bancario rigoroso e solidale.

Ogni iniziativa è a basso costo e rendicontata: non ci permettiamo sprechi né eccessi.

Come abbiamo dimostrato in passato, in occasione di campagne nazionali per altri immensamente più costose, che si può fare politica con poco, con ciò che serve, senza diventare lobbisti di se stessi, senza fare pasticci né confondere i mezzi e i fini.

Abbiamo saputo rinunciare a posizioni di potere, perché pensiamo che il potere sia un mezzo e non un fine, che sia sempre potere di fare qualcosa, al servizio dei cittadini: non ci siamo compromessi con gli eccessivi compromessi del trasformismo politico. E purtroppo non è un gioco di parole, è un gioco, appunto, di potere.

Abbiamo strumenti per decidere insieme, per stabilire insieme che cosa fare.

Abbiamo in mente di proseguire nel finanziamento di iniziative per la formazione, anche a distanza, per le attività di solidarietà sociale, come quelle promosse e sostenute da Beatrice Brignone e tanti altri nelle zone del terremoto, per promuovere progetti in crowdfunding, come abbiamo fatto con «Nessun paese è un’isola» e per la Siria, per condurre campagne di informazione (non di propaganda) sulle questioni essenziali, come abbiamo fatto in occasione del referendum costituzionale.

Non ci sono poteri alle spalle: quello che vedete, ogni giorno, è quello che siamo. E quello che siamo è ciò che facciamo. Insieme.

Per queste ragioni, se vuoi partecipare anche tu, informati qui. Perché la tua dichiarazione dei redditi diventi una dichiarazione di intenti. E dei diritti di tutte e tutti.

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