Andrea Pertici, leggendo le motivazioni della sentenza della Corte costituzionale, spiega perché l’Italicum, cover del Porcellum, è stato dichiarato incostituzionale rispetto ai punti essenziali della legge: potremmo dire al suo stesso impianto.

Che il referendum di dicembre non c’entra: perché è incostituzionale il ballottaggio con premio e non regge neppure l’analogia tra l’elezione del Parlamento e l’elezione dei sindaci. Equazione, quest’ultima, popolarissima negli anni del consenso in cui ogni dissenso era derubricato con fastidio. Perché era ritenuto furbo, allora, introdurre l’elezione diretta del premier in un sistema parlamentare, senza nemmeno ‘dirlo’. Furbissimo.

E come in occasione il referendum costituzionale, scopriamo che le principali obiezioni (questo è ciò che dicemmo nel gennaio del 2014) che facemmo al sistema elettorale che tutto il mondo ci avrebbe invidiato e che tutti erano sul punto di copiarci erano corrette e precise.

In questa occasione, vorrei ringraziare Andrea Pertici e le persone che insieme abbiamo coinvolto, a cominciare da Gianfranco Pasquino e Maurizio Viroli, per averci accompagnato in questi anni difficili di riforme incostituzionali e sbagliate o tutte e due le cose insieme.

Le posizioni rigorose, soprattutto se non ‘gridate’ e ‘sparate’ a mille all’ora, sono sempre quelle giuste. E noi insisteremo in ciò che riteniamo giusto e rigoroso.

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