Dice Renzi che se vince il No il governo Renzi cadrà e che poi l'accozzaglia – come definisce tutti quelli che non sono d'accordo con lui, disprezzando lo strumento del referendum per il quale votano gli elettori, non i partiti – dovrà cavarsela. «Sai che spettacolo», dice. Come se il fronte del No dovesse formare un governo: e per quale assurda ragione dovrebbe farlo?

Ecco, questa è la cosa più falsa. E batte ogni record.

Renzi vuol dire che il Pd, se perde il referendum, non sosterrà né un Renzi-bis né un altro governo, e che si andrà subito a votare? Lo dica. E dica che andrà da Mattarella a dire questo.

Perché se cade questo governo, se ne farà un altro, con la stessa maggioranza di ora e eventualmente con il ricongiungimento familiare di Berlusconi con i berlusconiani già al governo. Sai che novità: Renzi è solo il terzo premier che governa con una maggioranza siffatta, dopo Monti e Letta.

Non saranno De Mita, Dini, D'Alema e le altre figure politiche che proietta nelle sue ineffabili diapositive i protagonisti parlamentari che decideranno il da farsi. È solo una bugia. La responsabilità sarà sua e del partito che guida. E del Presidente della Repubblica, puntualmente dimenticato in queste 'sparate'.

Avere trasformato il referendum in una campagna elettorale a tutti gli effetti è responsabilità di Renzi e del suo partito, sempre che esista ancora un partito dove si riflette circa l'operato di un premier che si comporta in questo modo. Sinceramente, ne dubito.

Qualcuno un giorno si soffermerà sul fatto che il diluvio non arriva il 4 dicembre. È già arrivato. Un diluvio di provocazioni, di parole di troppo, lontane anni luce da un atteggiamento corretto sotto il profilo istituzionale e costituzionale.

Invece di firmare appelli e di accreditare tesi surreali come stanno facendo i media, dovrebbero cercare qualcuno che fermi il diluvio e il delirio di questi giorni. E che lo scriva. Nero su bianco.

Preoccupati dell'instabilità futura, non si rendono conto che l'instabilità politica è già al governo del Paese.

 

 

 

  •  
  •  
  •  
  •  

Commenti

commenti