Come sapete, sulla base di quanto hanno stabilito i candidati nelle città e i loro sostenitori, non abbiamo preso posizione a favore di questo o quel candidato al secondo turno, lasciando libertà di voto a chi non ha scelto nessuno dei due al primo.

Abbiamo anche specificato che i nostri elettori – in particolare a Bologna e Milano – non voteranno i candidati di destra o sostenuti dalla destra. E che quindi sceglieranno tra due opzioni: votare per il centrosinistra o astenersi.

Tutto questo ai renziani da social non basta: dopo avere attaccato per anni la sinistra in tutte le sue forme, ora che hanno bisogno dei voti per superare i ballottaggi, non li chiedono, li pretendono. Come se fossero ovvi. Come se gli elettori dovessero.

Dicono, fate come i Radicali. Ecco, mi dispiace, ma non riusciamo a fare come loro.

Senza polemica, sia chiaro. 

A Roma sostengono Giachetti, che sta facendo tutto il ballottaggio per spiegare che le Olimpiadi sono già decise, mentre loro sono stati sui giornali mesi e mesi a chiedere il referendum per far scegliere i romani. A Milano hanno presentato l’esposto per l’ineleggibilità di Sala (incarico Expo) e ora lo sostengono al ballottaggio, Bonino compresa. Sostengono un candidato che ritengono ineleggibile. Che è forte, come cosa.

Dicono Pisapia voterà per Sala: lo avevamo capito. Del resto Pisapia ha fatto di tutto per avere Sala candidato e, se è per questo, Pisapia non ancora deciso che cosa voterà al referendum di ottobre e tutto fa pensare, anche sulla base di episodi del recente passato (un incontro in cui lui e Boldrini definirono il premier un alleato), che sceglierà anche di sostenere Renzi come premier, optando per la soluzione che tanto sta attraversando il dibattito del suo partito di riferimento.

Ora, tutto è legittimo. Anche tutto e il contrario di tutto sono legittimi. Noi semplicemente lasciamo la valutazione agli elettori, che non si sentono rappresentati da questa prospettiva. Che hanno idee diverse, molto, da quelle di chi sostiene questi candidati. E che sceglieranno ciò che ritengono meglio per la loro città. E se i candidati del partito del tutto e del contrario di tutto vogliono fare loro delle proposte, sono i benvenuti. Se invece vogliono richiamarli a chissà quale ordine, auguri.

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