Mario Seminerio non è un economista di sinistra, soprattutto secondo l’iconografia tradizionale.

Quanto scrive qui però dovrebbe essere preso molto seriamente soprattutto da parte di chi vuole costruire un’alternativa di governo, che non sia soltanto l’affermazione che sia tutto da rifare.

Possibile lo farà alla ricerca di un impianto strutturale, coerente, progressivo, orientato allo sviluppo sostenibile (dal punto di vista sociale, dal punto di vista dei conti). Non con le boutade, né con i colpi di scena che non lo sono (anzi, non lo erano).

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