Tra ieri e oggi l’ex sindaco Marino e Massimo Bray hanno dichiarato che stanno riflettendo sulla candidatura a Roma, entrambi – vale la pena di sottolinearlo – fuori dalle primarie del partito della nazione.

È una buona notizia: da mesi lavoro perché l’area che non si riconosce e non si riduce a un finale già scritto (e chissà poi quanto plausibile) si trovi insieme.

E riparta dalla società, attraverso il contagio civico a cui stanno lavorando Luca Bergamo e Luigi Corvo. Senza appellarsi a un Pd ormai lontano, ma provando a lanciare una sfida autonoma e limpida. Che restituisca dignità alla politica nella città capitale, dove la politica è stata più mortificata e con essa la città stessa.

Un’area di una sinistra che scriva un progetto di governo, che non si chiuda in se stessa, che giochi una partita tutt’altro che tattica, per presentare le proprie proposte e le proprie persone. Rischiando tutto, perché la politica, a Roma, non ha più nulla da perdere.

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