Come promesso, presentiamo una proposta per intervenire sulla corretta e reale applicazione della 194.

Prima di depositarla, come già in altre occasioni, la lasciamo aperta al contributo di altre e altri e la sottoponiamo al dibattito pubblico, come dovrebbero sempre fare tutti (anche quelli che goveranano, per intenderci).

Trovate introduzione, relazione e testo sul sito di Possibile.

In più, per dare seguito alla proposta di legge sulla informazione circa la parità salariale (legge che abbiamo presentato tempo fa e che è stata approvata recentemente in Germania), lavoreremo alla presentazione di un testo di legge in cui sia definita come condizione necessaria per partecipare alle gare pubbliche la condizione di parità della retribuzione a parità di lavoro: l’esempio in questo caso è francese (sempre per superare il nostro sorprendente provincialismo).

Come forse sapete, questa condizione è costituzionale, come si può dedurre dalla lettura dell’articolo 37 della nostra Carta:

La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore.

Si tratta di un articolo centrale che ha avuto solo parziale attuazione dal 1948 a oggi: è il caso di insistere, perché non sia solo un invito, ma una norma, che preveda anche sanzioni o esclusioni per chi non la applica.

Anche su questo secondo ‘numero’, potete partecipare scrivendo a me o al sito di Possibile.

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