«Non scaricherei le motivazioni della sconfitta sulla Paita. Un pezzo di fuoriusciti dal Pd hanno lavorato per farci perdere, non mi sembra un gran risultato aver affidato la regione a Toti. Civati ha aspettato gli ultimi 10 giorni per lasciare il Pd, per farci più male possibile», il voto dimostra che «il Pd unito vince, quando c’è qualcuno che fa il sabotatore al nostro interno è più difficile». Lo dice Ettore Rosato in collegamento dalla sede del Pd con Agorà, su Raitre.

Ora, a parte che sono uscito dal Pd perché il premier ha deciso di fare cose che non condivido anche in campagna elettorale (voto di fiducia sulla legge elettorale), segnalo che i miei sostenitori liguri dal Pd sono usciti a gennaio, Luca Pastorino all’inizio di aprile. A nessuno è importato granché.

Forse pensavano di sostituire Pastorino, Cofferati e il vostro affezionatissimo con qualche voto di destra, come fanno in Parlamento con grande scioltezza. In giro pare sia diventato più difficile.

Quanto al concetto di sabotatore interno, segnalo al nuovo capogruppo del Pd che quelli che escono dal Pd non sono sabotatori, ma concorrenti. Se ne facciano una ragione.

Fare la campagna per il voto utile dopo le elezioni è ancora più triste che farla durante. E non voler affrontare il problema politico è un ulteriore problema politico.

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