Forza Italia dice basta con il Nazareno, il Pd commenta: meglio.

La puntata del serial è in totale contraddizione con quelle dei due anni precedenti, con le riforme fatte a larga maggioranza, la genialità del patto, l’apertura a Berlusconi nonostante condanna e decadenza, il rapporto affettuoso tra i due leader, gli innumerevoli incontri, il ruolo di Denis, la profonda sintonia e tutto ciò che ci ha accompagnato da un anno abbondante a questa parte e che si inseriva nello schema Napolitano da cui è originato il percorso politico stesso di questa legislatura.

Peraltro, ancora non si capisce perché se nel patto non c’era il Quirinale e tutto andava così bene (il patto non scricchiola, sono solo i gufi a volerlo!), si incazzino così tutti quanti.

In ogni caso, tutto questo non c’è più? Meglio.

Meglio – almeno per me – di sicuro: dal candidato NN per il Quirinale – per cui mi ero preso insulti dai fanatici del nuovo corso – siamo passati alle riforme NN e al cambiamento stesso della natura della legislatura.

Siccome, però, finché non vedo non ci credo, e c’è più di una cosa che non torna, mi colloco nella posizione di San Tommaso, che non si fidava delle voci che correvano, proprio circa il ritorno del Nazareno. Che è capace di sorprendere anche i suoi discepoli, come è noto.

Ciò che posso dire fin da ora, è che se non c’è più Berlusconi, allora non ci sono più le liste bloccate (le voleva lui, no?), non c’è più ragione di non inserire le primarie per legge e il conflitto d’interessi anche nella normativa elettorale e tante altre cosette di una certa importanza. E, forse, non c’è più ragione nemmeno di volere un sistema elettorale così poco rappresentativo, per i molti motivi che ormai conoscete. E, di sicuro, bisogna parlare con qualcun altro, perché i famosi numeri si faticano a trovare, sempre che, scesi dal grande bastimento del Nazareno, non ci sia una scialuppa, un pattino del Nazareno, guidato proprio da quel Denis che si aggira sornione con un drappello di parlamentari pronti a remare nella direzione del nuovo leader: ma questa è un’altra storia.

Cambierebbe parecchio, la situazione, a meno che tutte queste brutte cose non fossero attribuite a Berlusconi ma, in realtà, prodotte e sostenute da Renzi, in un gioco di specchi, che ci restituisce solo l’immagine del Pd.

Lo scopriremo presto? Meglio. E se si tornasse a votare perché non ci sono più i numeri? Meglio ancora. Sarebbe il fallimento di una intera legislatura, come ammetteva (chissà se lo ammetterebbe ancora) il premier, ma che cosa volete che sia. Siamo talmente veloci che è già tutto finito.

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