Lucrezia Ricchiuti lo aveva chiesto con un emendamento, in Senato, facendosi esplodere, in aula, per il no del governo e del Pd: si tratta della questione delle primarie per legge, che avevamo chiesto anche noi nel passaggio dell’Italicum alla Camera (e che evidentemente chiederemo ancora, quando tornerà alla Camera).

Oggi sull’argomento interviene Raffaele Cantone, con una dichiarazione inequivocabile:

Le primarie «sono uno strumento importante di democrazia» e per questo «vanno garantite con una norma legislativa perché non possono essere considerate allo stesso livello dell’elezione di una bocciofila, cioè di tipo privato». Lo ha detto il presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone, interpellato a Napoli sul caso del tesseramento del Pd a Ercolano. Cantone spiega di non conoscere la vicenda in maniera specifica ma aggiunge di ritenere le primarie «un sistema giustissimo, fondamentale per la democrazia soprattutto quando si devono scegliere candidati a cariche importanti locali. Ma proprio perché sono uno strumento importante vanno garantite forse anche con una norma legislativa».
Per Cantone le primarie «non possono essere considerate allo stesso livello di un’elezione di una bocciofila, cioè di tipo strettamente privato, perché poi il rischio vero è che ci siano fenomeni di compravendita del voto, di partecipazione di soggetti che nulla hanno a che vedere con quel partito. Il punto è che – conclude Cantone – se le primarie si vogliono tenere, e probabilmente è giusto, vanno regolamentate prevedendo un momento pubblicistico che riguardi sia la fase di accreditamento dei votanti che la fase dello scrutinio».

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