Il premier dice che l’astensionismo è secondario. Secondo me non lo è affatto e chi rappresenta le istituzioni dovrebbe avere cura di chi non vota forse anche di più di chi va a votare, per le ragioni che cercavo di illustrare ieri: perché è spaesato, perché non si fida, perché ha paura, perché pensa forse che la politica non lo riguardi.

E ciò al di là del fatto che in Emilia il Pd avrebbe perso 4000 voti al giorno dalle Europee ad oggi. Sinceramente per me è primario comprendere che cosa sta succedendo nel nostro Paese e, insieme, tutti quanti, cercare di porvi rimedio.

In ogni caso, qualcuno con il (e al) 60% di chi non ha votato dovrebbe parlare. Anche solo per capire perché.

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