Mentre il rientro del Governo si annuncia (troppo) fitto di nuove iniziative, intanto rimangono ferme quelle già annunciate – e spesso nulla più – o già passate solo dal Consiglio dei ministri (e semmai da un ramo del Parlamento). Si dice da tempo che si…
#caffènerobollente
Da Marco Gentili per il presidente del Consiglio e per tutti noi: Caro Matteo, sono un dirigente dell’associazione Luca Coscioni e Consigliere comunale di Tarquinia eletto nel Pd; sono affetto da Sla2, una malattia degenerativa che per ora mi costringe a stare su una sedia…
Il giorno dell’arcobaleno
Dove non arriva la politica: il Tribunale per i minorenni di Roma ha riconosciuto l’adozione di una bambina – nata all’estero grazie alla fecondazione eterologa – da parte di una coppia di due donne. Una bella notizia di civiltà e un brutto segnale per i…
Ci sono lupi e lupi
Il premier affida al giornale a lui più vicino una vera e propria scomunica nei confronti del ministro delle infrastrutture. Un attacco violento, durissimo verso le opere (e le omissioni, anche): direi anche un po’ ingeneroso, perché il decreto dello sblocco (inizio a pensare che…
Unica cosa: non venitemi a dire che il problema è l’alleanza
Pare che ci siano spinte contrapposte e centrifughe nell’alleanza di governo: e qualcuno se ne lamenta, perché così è difficile governare e le cose si fa fatica a tenerle insieme. Davvero una bella scoperta. Solo che la responsabilità è tutta di chi ha inteso optare…
L’inflazione delle parole
Viviamo in tempi di deflazione del denaro e inflazione delle parole. Impossibile tenere il conto di quante volte la classe politica parli di “riforme” o di “fiducia”. Federico Fubini, oggi, su Repubblica. Il titolo recita: troppi annunci gelano la fiducia. A futura memoria, aggiungo io,…
Ecco perché la 194 è importante
Lo spiega in questo articolo Marina Terragni. Aggiungendo che il governo non può permettersi di fare obiezione nei confronti dell’applicazione di una legge dello Stato. Cose ovvie, che purtroppo in Italia non lo sono affatto.
Viaggi di nozze egualitari
In attesa del matrimonio riconosciuto dalla legge, c’è qualcuno che si porta avanti (e meno male).
Non lo sosterrò ma mi è piaciuto
Matteo Richetti si candida alla presidenza della Regione Emilia-Romagna. Lo fa ricordando (anche all’omonimo, pare, leggendo le cronache di queste ore) che sono i cittadini e non le segreterie (locali e nazionali) a decidere chi debbano essere i candidati alle cariche monocratiche. E fa bene….