No, non è come la Francesca immaginaria di Renzi del dibattito di Sky. Sono due persone intervenute a Condove, in occasione del nostro incontro in Val di Susa.

Donatella ha votato il Pd ancora, nonostante le delusioni, delusioni che si sono poi aggravate nel corso del 2013.

Eleonora non ha più votato il Pd, ha scelto il M5s.

Donatella ci vota ancora, Eleonora non ci vota più.

La cosa che colpisce di più è che nei loro interventi gli argomenti, le parole e i toni si assomigliano moltissimo, il quaderno delle doglianze è in tutto simile ed entrambe glielo vogliono dire, al Pd, come stanno per loro le cose.

Ecco, domani, 8 dicembre, sarebbe bello che entrambe venissero a votare: perché loro non lo sanno ma insieme, Donatella ed Eleonora rappresentano la maggioranza degli elettori del centrosinistra. Quelli di febbraio, quelli di aprile, quelli di oggi. Quelli che hanno tifato per Rodotà o per Prodi, quelli che credevano le possibilità che ci fosse un governo di cambiamento radicale (e radicale perché è la realtà a esserlo e a richiederlo), quelli che non hanno votato il Pd per dare un segnale, quelli che vogliono che la politica e il Paese che rappresenta prendano una direzione diversa da quella che abbiamo conosciuto finora.

Domani è il loro giorno. Prodi verrà a votare, Rodotà fa sapere che è interessato a collaborare con noi, quel cambiamento che non si è visto in Parlamento lo possiamo realizzare nel Pd e in Italia, a cominciare da lunedì.

Questo è il punto politico. E scusate se è poco.

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