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Sessantanove sono le pagine del documento congressuale e sessantanove è anche il numero del mio banco alla Camera.

È un caso, certamente. Dipende dall’impaginazione e dalla voglia di entrare nel dettaglio, anche.

La ‘mozione’ dei contenuti e degli affetti è composta da un manifesto politico (che può leggere chi vuole tenersi sulle generali), da una parte sul partito e da una sezione dedicata al progetto per l’Italia.

C’è molto Barca, dice qualcuno, ed è vero: quando si parla di un partito che faccia il partito, che mobiliti e che promuova le cose in cui crediamo. Se posso, però, c’è anche molto Civati, dal momento che sono anni che certe cose, dello stesso segno, le dico e le faccio. O almeno cerco di farle, con tutte le mie forze.

Per rendere tutto più semplice, ci saranno le faq, le domande frequenti, e le risposte semplicissime di una politica che alla semplicità arriva dopo averci pensato, dopo avere coinvolto decine di persone, centinaia di punti di vista.

E ci sarà Catone, nel senso di Stefano, che farà il recensore, e raccoglierà i contributi critici e le proposte aggiuntive che arriveranno e le indicazioni che ci vorrete sottoporre, come spiegheremo giovedì.

Per il resto, quando stavo all’università, ci dicevamo, riprendendo un vecchio adagio: se i libro fossero più lunghi, sarebbero più corti. Perché solo se le cose si spiegano, si capiscono. Altrimenti è un po’ complicato. Almeno per me.

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