Come già un anno e mezzo fa, Gabriele Guidi (imprenditore e iscritto) torna a occuparsi del bilancio del Pd. Promuovendo le buone intenzioni, ma chiedendo uno sforzo di trasparenza in più, soprattutto a proposito di alcuni temi che ci stanno a cuore: struttura, incarichi e consulenze, ruolo delle fondazioni e bilanci territoriali (poiché il Pd è un partito federale, dal punto di vista economico). E un incontro pubblico per discutere liberamente di questi temi. Un confronto aperto che farebbe bene al congresso che sta per iniziare, e al Partito Democratico in generale. In attesa della risposta, ogni iscritto ed elettore può contribuire a diffondere questa nostra richiesta, sul web o stampandola e distribuendola, nei circoli o tra altri attivisti: col solito spirito aperto ma puntuale, quello del Pd che vogliamo realizzare.

Alla cortese attenzione del Tesoriere PD, Antonio Misiani

Le scriviamo, come semplici iscritti o dirigenti del PD, in riferimento alla sua responsabilità, data dall’articolo 35 del nostro statuto, nella redazione del bilancio del nostro partito.

Innanzi tutto vorremmo complimentarci, il PD rimane l’unico partito nel panorama nazionale a redigere un bilancio certificato da un organismo terzo, ed inoltre abbiamo molto apprezzato il fatto che nelle ultime edizioni siano stati fatti notevoli sforzi verso una maggiore trasparenza, soprattutto delle diverse forme di finanziamento. Dobbiamo però constatare che questa trasparenza è avvenuta soltanto dal lato delle entrate, mentre per quanto riguarda le uscite, rimangono notevoli perplessità sul dettaglio delle informazioni. Riteniamo infatti che, visto il minimo livello di fiducia dei cittadini nelle istituzioni ed in particolar modo nei partiti, un maggiore sforzo di trasparenza sia necessario proprio far riacquistare quella fiducia che nel corso degli anni è andata erodendosi sempre più.

In particolare riteniamo che questa trasparenza debba essere massima nelle seguenti voci:

– Personale dipendente:  lista dipendenti con incarichi-funzioni-retribuzione ( lo stesso dovrebbe essere richiesto a tutte le tesorerie territoriali, in modo da poter avere un vero e proprio organigramma nazionale del PD)

– Spese collaboratori e consulenze : lista dei collaboratori/consulenze, relativi incarichi e retribuzione

– Per le restanti voci di spesa sarebbe sufficiente avere una “classifica” per fornitore, e solamente per quelli più importanti poter arrivare a un livello di dettaglio maggiore possibile.

Ma, oltre a questi, ci sono un paio di temi di fondo che vorremmo mettere in risalto e, possibilmente, affrontare assieme a Lei in un incontro pubblico:

1. Integrazione bilancio PD nazionale con bilanci regionali/provinciali

Comprendiamo perfettamente che essendo il nostro partito, da statuto, un partito federale, le varie organizzazioni territoriali abbiano la possibilità di redigere autonomamente il proprio bilancio, ma riteniamo assolutamente incredibile il fatto che, fino ad oggi, non si sia pensato di “consolidare” almeno civilmente i vari bilanci per poter redigere e avere la situazione complessiva di tutto il PD, e non soltanto di una parte.

2. Completa trasparenza sulle proprietà immobiliari ex-Ds ex-Margherita e relativi affitti delle sedi. E auspichiamo una soluzione definitiva al problema delle varie fondazioni (immobiliari o politiche) che in un modo o nell’altro, e quasi mai alla luce del sole, condizionano le scelte del partito.

Come avrà già capito quello che ci sta più a cuore è che il “nostro” bilancio, possa essere un patrimonio di tutti noi, che possa cioè essere comprensibile da tutti, che tutti noi possiamo svolgere funzioni di controllo e che se ne possa discutere pubblicamente.

Ecco questi ci sembrano gli argomenti che più urgentemente il nostro partito dovrebbe affrontare dal lato della trasparenza dei propri conti (e del proprio funzionamento), e ci rendiamo ovviamente disponibili per discuterle direttamente con Lei in un incontro pubblico.

Grazie per l’attenzione. Distinti saluti,

Gabriele Guidi

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