Mentre si cerca di capire quali sono le intenzioni di lungo periodo (che io, com'è noto, accorcerei parecchio), ci sono un po' di cosette da affrontare per fare di necessità (la maledetta necessità) virtù (almeno un po', perché non se ne può più).

Se il Pd volesse, potrebbe passare all'attacco (e sarebbe anche ora). Potrebbe farlo sull'Imu, su cui finalmente qualcuno inizia a dire chiaramente che toglierla a chi la può pagare è una follia totale, in un momento del genere, soprattutto.

Se vogliamo rinfrescare l'agosto, e non passare tutto il tempo a fare le previsioni del tempo e a parlare di regole, diamo l'impressione di volerci cimentare su poche cose radicali perché realistiche e realistiche perché radicali.

Lo stesso vale per la legge elettorale, su cui si deve lavorare anche a Ferragosto, che abbiamo buttato via tre mesi, sbagliando tutte le valutazioni.

Lo stesso sulle questioni che riguardano le questioni economiche e sociali, che abbiamo finora affrontato con troppa timidezza e senza quello slancio strutturale di cui avremmo assoluto bisogno.

Perché va bene la stabilità, ma la conservazione è un'altra cosa.

Andiamo all'attacco, perché al centro del campo di palloni ne abbiamo già persi a sufficienza.

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