Dario Franceschini dice che chi non voterà la fiducia al governo sarà cacciato dal Pd.

Gli consiglierei di rileggersi lo Statuto e di considerare che la sua democraticissima posizione azzera il dibattito. E fa pensare che la votazione di Napolitano comprendesse anche il seguito, com’era per altro ovvio (soprattutto a me).

Che cosa la facciamo a fare la direzione se la pena certa per chi non è d’accordo è l’espulsione?

Ci aspettiamo che i 101, una volta finito il lavoro, si costituiscano? E, nel dubbio sulla loro identità (non certo sul disegno politico lapalissiano), li mandiamo al governo?

Franceschini si è intestato l’operazione Prodi e gli credo (e l’ho dichiarato), ma gli altri?

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