Al milionesimo messaggio a senso unico (contrario) nei confronti della scelta di Franco Marini, posso dirlo con certezza: siamo riusciti a trovare una soluzione condivisa. Anzi, condivisissima.

Anche se Bersani dice che Quirinale e governo non c’entrano l’uno con l’altro, tutti hanno capito che da ieri sera l’unico governo possibile è quello che Berlusconi consente (mi consenta, appunto).

E l’atteggiamento dei vertici del Pd, che ieri sera hanno addirittura negato di avere parlato con il M5S (cosa non vera), conferma che non ci abbiamo nemmeno provato.

Come ho detto ieri sera, non sono d’accordo e, come promesso, mi opporrò in tutti i modi a questa soluzione.

E non sarò il solo.

Quanto al Pd, devo dire che Bersani mi ha deluso molto (soprattutto la sua famosa sorpresa) e mi chiedo sinceramente dove intenda portare il Pd. Forse da nessuna parte.

Se avessimo voluto consegnarci al Pdl, avremmo potuto farlo il 26 febbraio, oltretutto, senza far finta di voler fare sfracelli con il M5S. Che non abbiamo fatto. Gli sfracelli li facciamo benissimo da soli.

Governo del cambiamento? Sì, ciao.

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