C’è chi non sa che c’è un limite di età.

C’è chi si insulta sui giornali (e non smette), sul set dei Miserabili. Stanno già girando il sequel, lo troverete domattina sui giornali. I titoli sono facili: Bersani attacca Renzi, Renzi attacca Bersani. Variazioni: Renzi attacca Marini, Finocchiaro attacca Renzi. Con una macro te la cavi (Finocchiaro per ora non ha ancora attaccato Marini).

C’è chi interviene durante lo scrutinio delle famose quirinarie, ma non è un hacker, è ilgurudelmovimento.

C’è chi si divide tra Bersani e Renzi, quando si dovrebbe unire intorno a un nome che non è il loro (per il Quirinale, uno è troppo giovane, l’altro per ora non si è candidato).

C’è chi fa dell’anti-prodismo (sì, perché l’anti-berlusconismo era Disneyland, al confronto).

C’è chi sceglie un-Presidente-della-Repubblica-che-poi-dia-un-incarico-a-Bersani: secondo me, per essere certi, dovremmo votare uno della famiglia.

C’è chi sceglie un-Presidente-della-Repubblica-tipo-1976: solo che l’unico protagonista di allora disponibile è Giulio Andreotti (per dire).

Se ci diamo una calmata, magari a giovedì ci arriviamo. Perché tutti parlano (giustamente) della quarta votazione, ma qui non si arriva nemmeno alla prima.

Gentilmente.

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