Presa diretta mi presenta come Filippo, il telegiornale di Mentana sostiene che avrei indicato Laura Puppato come premier al posto di Bersani (quando ho solo detto un’ovvietà: ovvero che la candidata alle primarie più vicina al M5S era lei).

Tra un po’, mi limiterò a dire come mi chiamo.

Per il resto, domani Bersani riceverà il sostegno della direzione per provare a formare un governo. Alcuni ne saranno convinti, altri – anche tra i bersaniani (ex?) – molto meno.

Ovviamente, tutto è nelle mani di Napolitano, che è probabile dia un mandato esplorativo al segretario del Pd, riservandosi in seconda battuta la mossa di un governo del presidente, tecnico, di scopo, a termine.

Nel frattempo, è cambiata (leggermente, ma in modo sostanziale) la posizione del M5S: dopo una settimana la fiducia non è più un tabù, ma si esclude il sostegno a un governo formato dai partiti, mentre si accetterebbe un tecnico sostenuto dai partiti (Rigor Montis compreso, come scrivevo ieri).

Il mio ulteriore consiglio non richiesto è quello di seguire quello che accade, accompagnandolo con scelte trasparenti e leggibili, che sappiano dare forma a qualcosa che per ora di forma non ne ha. E di attenersi alla sostanza delle proposte prima che alle formule, cercando di dare un senso ai prossimi confusi mesi. Evitando i calcoli e cercando una misura, insomma.

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