Di due parlamentari eletti a Bari e Milano:

«Non si tratta di alleanze ma di dialogo proficuo e fattivo su regole e proposte che in tempi non sospetti, forse da due palchi diversi abbiamo condiviso e portato avanti anche all’interno del Pd.” Giuseppe Civati e Antonio Decaro neo deputati eletti nelle liste del Partito Democratico incalzano i deputati del Movimento 5 Stelle per lavorare insieme su due proposte di legge che entrambi, sia Civati che Decaro hanno sottoscritto e portato avanti durante la campagna elettorale e ancor prima nella campagna referendaria interna al PD: metà parlamentari a metà stipendio, senza Porcellum e la proposta di istituire un reddito minimo di cittadinanza come sostegno garantito temporaneo per tutti quelli che perdono il lavoro e cercano una ricollocazione».

«Su queste proposte vogliamo subito confrontarci con i parlamentari del M5Stelle. Capiamo insieme regole e modalità per far approvare in Parlamento due provvedimenti che darebbero immediate risposte alle esigenze del Paese- sottolineano i deputati Pd. Riformare il rapporto politica- istituzioni- cittadini è imprescindibile e questa è l’occasione buona per farlo davvero, riducendo il numero dei parlamentari, dimezzando lo stipendio percepito e cambiando questa legge elettorale. Restituire dignità alla politica è il nostro obiettivo così come è un nostro obiettivo restituire dignità al lavoro e ai lavoratori. L’Italia è, insieme alla Grecia, l’unico Paese dell’area Euro che non prevede un sostegno al reddito di tipo generalista ma solo sostegno di tipo assicurativo a termine. Quando questo termina i lavoratori, soprattutto giovani e donne restano senza nessuna forma di reddito. Noi abbiamo chiesto e chiederemo al futuro Governo che all’interno di una riforma generale del welfare sia introdotto uno specifico capitolo per il reddito minimo di cittadinanza. Se a chiederlo saremo in tanti e in un’azione congiunta, siamo sicuri che potremo raggiungere risultati positivi più velocemente».

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