Con Rita Castellani e gli amici dell’Operazione Guardie Svizzere abbiamo analizzato il puntuale articolo di Alessandro Galimberti, il quale ci informa dalle pagine del Sole di ieri (15 febbraio) che gli Usa hanno concluso un accordo con la Svizzera per il recupero fiscale su conti correnti di cittadini statunitensi, in cui siano depositati capiatali “evasi”.

L’accordo si chiama Fatca (Foreign Account Tax Compliance Act) e il giornalista lo annuncia molto diverso dal cosiddetto accordo «Rubik», che la Svizzera ha sottoscritto con alcuni paesi europei e per il quale sarebbe (il condizionale è d’obbligo) in trattativa anche con l’Italia. Ma dalla descrizione dello stesso Galimberti, non emergono differenze sui punti sostanziali, che sono:

1) le banche svizzere (tranne quelle che hanno il 98% di clientela locale) devono verificare se tra i loro correntisti ci sono cittadini americani e di comunicare presenza e entità dei conti correnti all’autorità fiscale Usa;

2) le banche devono comportarsi come sostituto d’imposta e prelevare il dovuto dai conti correnti, secondo le indicazioni dell’autorità fiscale Usa;

3) il prelievo avverrà con procedura diretta, se c’è l’assenso del titolare del conto; in caso contrario, per lo scambio di informazioni si applicherà la procedura dell’assistenza tra agenzie fiscali prevista dalla convenzione sulla doppia imposizione;

4) le banche e le autorità svizzere hanno l’obbligo di verifica e di comunicazione dei risultati rispetto alle richieste sulla presenza di conti intestati a specificati cittadini americani, presunti evasori, da parte dell’autorità fiscale Usa.

La vera differenza è a monte della ratifica dell’accordo, e sta nel poter contrattuale esercitato dagli Usa rispetto all banche svizzere che non rispettassero l’accordo e che consiste nella minaccia di bloccare loro l’accesso al più grande mercato finanziario del mondo. Tanto che, profetizza il giornalista, se anche l’accordo fosse poi bocciato da un eventuale referendum popolare, le banche svizzere gli darebbero lo stesso volontaria attuazione, per evitare di trovarsi tagliate fuori da Wall Street.

Se solo l’Europa riuscisse a parlare con una voce sola…

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