Da tempo ci chiediamo perché viviamo in un Paese in cui è più conveniente investire in garage e in immobili piuttosto che in imprese ad alto contenuto tecnologico e di valore aggiunto.

Da tempo ci chiediamo come funzionano le fondazioni bancarie, se siano a favore delle startup o di chi è già ‘arrivato’, introdotto e inserito in una certa posizione.

Da tempo chiediamo che i sussidi alle imprese siano orientati a favore di chi fa ricerca, rischia in campi ad alta competitività, assume per crescere in innovazione e non per sfruttare il lavoro.

Mi piacerebbe che ad occuparsi di questo argomento nel futuro Parlamento ci fosse un intergruppo, aperto e libero, capace di promuovere politiche attive, di valutare l’esito delle iniziative in questo campo e le potenzialità ancora inespresse dal nostro asistematico sistema Paese.

Chi ci sta, è il benvenuto.

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