Ieri è stata una giornata fondamentale per la cultura della bicicletta: la Commissione europea ha approvato le lineeguida per le infrastrutture europee del futuro. E le infrastrutture ciclabili sono state incluse nel Trans-European Transport Network (‘TEN-T’).

Questo significa che da oggi abbiamo la possibilità di dire e far capire che le infrastrutture ciclabili sono opere pubbliche al pari di tutte le altre (ma sappiamo bene che sono ‘migliori’ di molte altre e a zero impatto). Da oggi il grande progetto Eurovelo (qui) che interessa tutti gli Stati europei e prevede una grande rete ciclabile (che richiede investimenti per 1,5 miliardi a fronte di un ricavo annuo di 5 miliardi di euro) che passa nell’Italia più bella, ha possibilità di essere realizzato. Ciò significa che potranno svilupparsi grandi dorsali a cui potranno attaccarsi le nostre ciclovie e ciclabili locali.

Ci saranno quindi investimenti inediti per noi. Dobbiamo però subito avere l’approccio giusto. Oggi i soldi sono pochi e dobbiamo spenderli bene, farli fruttare bene. Quindi dobbiamo lavorare ad un programma di infrastrutturazione unitario, condiviso, efficace e capace di guardare al futuro con progetti forti e convincenti.

Dobbiamo sviluppare ogni forma di collaborazione con il turismo, le amministrazioni locali, le economie sane e verdi. C’è molto da fare e molto è da fare con un nuovo approccio. Dobbiamo mettere a lavorare insieme le migliori forze culturali, tecniche e politiche del Paese per raccogliere la sfida europea e moltiplicarla. Non possiamo permetterci sbagli e tantomeno sperperare questi finanziamenti. Quindi lasciamo spazio (anzi, pista) alle idee, prima di tutto.

Ieri è stata una giornata positiva e, per certi versi, memorabile. Da oggi quella positività e quello slancio è in carico a noi.

A breve farò proposte con l’aiuto di tutti voi, partendo da quel Vento che deve iniziare a soffiare sulla pianura padana.

  •  
  •  
  •  
  •  

Commenti

commenti