La famosa spending review passa anche da una review delle autostrade che la Regione ha promosso in questi anni e che dice (diceva) di voler moltiplicare nei prossimi (un assessore uscente ha parlato della necessità di realizzare altri 400 km di autostrade, in Lombardia, in futuro).

Legambiente ne fa una questione ambientale, com’è ovvio che sia, ma anche una questione economica e strategica, sottolineando la mancanza di copertura finanziaria con cui molte opere sono partite (si fa per dire):

«I tempi sono maturi per sottoporre ad una ragionevole revisione i sogni di gigantismo autostradale con cui la Lombardia è entrata nel nuovo millennio – dichiara Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia – un tocco di ragionevolezza può mettere ordine in una contabilità gonfiata da aspettative irrealistiche, ripristinando la fiducia degli investitori e facendo marciare speditamente i cantieri per le opere davvero necessarie, ma cancellando interventi che non presentano un favorevole bilancio costi-benefici: a guadagnarci saranno l’ambiente e il territorio, ma anche le riserve finanziarie pubbliche e private, necessarie a dare impulso alla ripresa».

Alcune delle proposte di Legambiente, da prendere a mio avviso in grande considerazione, riguardano le seguenti opere:

Pedemontana: cancellazione della tratta Vimercate-Osio, ricalibrazione a due corsie e riduzione della dimensione degli svincoli sulle tratte Desio – Vimercate e Seveso-Lomazzo, revisione delle viabilità accessorie non strettamente funzionali alla risoluzione delle interferenze determinate dalla nuova autostrada, cancellazione del secondo lotto della tangenziale di Como e del lotto Malnate-Gaggiolo della tangenziale di Varese. Costi stimati: 5200 milioni. Risparmio stimato: 2000 milioni.

Brebemi: ricalibrazione a due corsie della tratta Treviglio – Liscate, revisione delle viabilità accessorie non strettamente funzionali alla risoluzione delle interferenze determinate dalla nuova autostrada. Costi stimati: 2200 milioni. Risparmio stimato: 400 milioni.

TEM: sospensione del progetto al di fuori del cosiddetto ‘Arco TEM’ (collegamento Rivoltana-Brebemi-Cassanese), destinazione delle risorse alla risoluzione dei nodi della attuale tangenziale est (pedaggiandola e prevenendone l’uso improprio come viabilità interquartiere attraverso interventi sulla viabilità locale), revisione delle viabilità accessorie non strettamente funzionali alla risoluzione delle interferenze determinate dalla nuova autostrada. Costi stimati: 2500 milioni. Risparmi stimati: 1400 milioni.

Broni-Mortara: azzeramento del progetto, realizzazione del solo collegamento stradale e del ponte sul Po tra Pavia e l’Oltrepò. Costi stimati: 1200 milioni. Risparmio stimato: 700 milioni.

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