Quando le primarie sono così, non sono utili. Sono utilissime. Sotto il profilo elettorale, certamente, ma anche culturale e politico. E ci ripromettiano di spedire una lettera così anche ai candidati premier del centrosinistra. La lettera, firmata da Francesca Terzoni, Carlo Monguzzi e dal vostro affezionatissimo, è stata consegnata ai candidati il 20 settembre, in occasione di Aprite questa porta, iniziativa promossa da Oltre.

Ai candidati alle Primarie per il Sindaco di Milano, Stefano Boeri, Valerio Onida e Giuliano Pisapia

Carissimi,

Milano, metafora dell’Italia, può essere il centro propulsore della rinascita etica, civile ed economica del Paese, il luogo dell’inversione di tendenza culturale, oltre che politica, a partire dal percorso – già avviato – delle prossime elezioni comunali.

Perché ciò accada, è necessario costruire un’alleanza tra tutte le forze della sinistra, della società civile, laica e cattolica, che vada oltre le primarie. Affrontare queste ultime con lealtà, sempre in positivo e mai l’uno contro l’altro, non è affatto sufficiente: oltre che promuovere le proprie idee ed avanzare le rispettive proposte, serve infatti un progetto unitario, credibile e convincente, da assumere nei confronti di tutto l’elettorato a partire da ora.

Qualcosa, in altre parole, che consenta di recuperare la disillusione e l’astensionismo (che sfiora il 40%!), che possa suscitare interesse e coinvolgimento (anche oltre i partiti) e che sia in grado di trasmettere fiducia nel futuro e prospettiva concreta.

Questo risultato non può che venire dalla sintesi delle Vostre caratteristiche personali, delle Vostre esperienze professionali e dei Vostri profili culturali, tra loro diversi, ma perfettamente complementari e, certamente, tutti necessari.

Stefano Boeri è il “professionista del fare”, del fare bene, della buona amministrazione. In una parola: rappresenterebbe l’eccellenza, sia nella progettazione che nell’esecuzione. E l’architetto che progetta la città insieme alle generazioni che la vivranno: i giovani. Ha un profilo credibile per incarnare la prospettiva del nuovo ambientalismo e per rendere Milano, per davvero, una capitale europea.

Valerio Onida è la persona che più di ogni altra può assicurare, con la sua presenza e la sua partecipazione, il mantenimento e l’osservanza dei valori costituzionali e dei diritti di cittadinanza nella progettazione del futuro comunale. In un tempo, come il nostro, in cui tutto sembra ammissibile, i cittadini sono disorientati e hanno bisogno di un punto fermo che rappresenti la linea di demarcazione tra bene e male, tra giusto e sbagliato, tra legale e illegale. Questo punto fermo è evocato dalla persona stessa di Valerio Onida.

Giuliano Pisapia rappresenta l’impegno nel sociale, la difesa dei più deboli, il civismo che tanto richiama e mobilita la società dell’ultimo periodo. La presenza di Pisapia, la sua indipendenza intellettuale e la sua indubitabile onestà garantirebbero, non solo idealmente, che nella progettazione di Milano e della sua (ri)crescita, gli ultimi (poveri, donne, immigrati…) non sarebbero mai lasciati indietro o abbandonati a se stessi come, invece, è avvenuto in questi anni.

Il voto di sinistra oggi è molto frammentato. I partiti, divisi tra loro e al loro stesso interno, hanno perso gran parte del loro richiamo elettorale. L’alleanza dei migliori candidati trasmetterebbe, direttamente all’elettorato, compattezza e fiducia nel progetto comune: la rinascita milanese.

Voi Vi siete già espressi nella direzione di una competizione corretta, ma già di fronte alle primarie prenderà piede la naturale rivalità tra avversari. L’impegno preventivo a lavorare insieme per la città, invece, incentiverebbe una competizione costruttiva in grado di durare ben oltre le primarie, così come di tenere unito l’elettorato e farne crescere il consenso.

Per queste ragioni, a noi pare necessario che Voi candidati dichiariate subito ed esplicitamente che tutti e tre, in ogni caso, sosterrete il vincitore delle primarie anche perché, nell’ipotesi di vittoria alle elezioni, i due di Voi che non avranno preso la maggioranza dei voti alle primarie saranno parte della "squadra" che indicherà ed eseguirà le linee della nuova amministrazione milanese.

L’avversario da battere è la Moratti: l’alleanza esplicita tra di voi, avrebbe il pregio di rappresentare tutto l’elettorato di sinistra nella competizione elettorale con la destra e sarebbe molto più semplice, per la società civile, sostenere la Vostra unione elettorale come “progetto comune di tutta la sinistra”.

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